“Alla luce del sole”


Trasmesso alcune sere fa in prima serata, con Luca Zingaretti...

Il protagonista è un prete (padre Pino Puglisi) che si reca nel quartiere Brancaccio di Palermo (dove è cresciuto) per rendere qualcosa alla comunità e al luogo che ha fatto di lui l'uomo che è oggi.

La sua missione è aiutare la gente, più di tutti i bambini (coloro davvero innocenti e per i quali vale davvero la pena di combattere).

Tradotto: toglierli dalla strada, fosse anche per una giornata (sottratta al lavoro minorile).

Come: attraverso il gioco, la cosa più spontanea e prodigiosa; nessun sermone, la più semplice forma di aggregazione, un diritto innegabile per tutti i bambini.

In Italia (non so altrove) credo sia una delle poche strade, quella di diventare prete, che ti fornisca i mezzi e le opportunità per svolgere concretamente la Missione; una parrocchia da portare avanti, seppur tra mille difficoltà... ma forse è necessaria la vocazione... ma forse è necessario credere in dio... ma forse è sufficiente l'amore.

Padre Puglisi si pone come esempio, camminando sempre a testa alta, tentando di vincere la paura che rischia in più occasioni di piegarlo, senza usare mai la violenza (“chi usa la violenza non è un uomo, ma una bestia” dice), nessun compromesso.

Sembra solo (o quasi)... unica vera inseparabile compagna... la paura!

Intorno a lui il duplice volto della gente che vive nel terrore pur avendo in cuore la stessa pace che sognano i bambini... diviene complice e colpevole e carnefice.

Il lupo è di casa e non c'è nessun cacciatore!

Padre Pino Puglisi muore il 15 settembre 1993.

Polli


Siamo tutti Polli che dormono.
Talvolta ci ridestiamo, ma solo per poterci così accorgere che stavamo dormendo.
Ci preoccupiamo solo di non essere notati...

... e torniamo a dormire
nel pollaio

Non importa se siamo tutti polli che dormono... neanche ce ne accorgiamo, non ci interessa (che polli saremmo altrimenti?)

Se ci sono dei polli... chi è il Fattore?

[sito di polli per polli]

Consigli

"[...] Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. [...]"

- The Big Kahuna -

Giorni fa rimuginavo su una cosa, la questione era il dare consigli:
- con che diritto si danno consigli
- quali requisiti occorrono
- la differenza con il solo "parere"
- quale la finalità
- che presunzione!

è una question molto attuale, o meglio "pratica" per me (e credo per tutti quelli che vivono nel mondo).
Spesso mi sono trovato in dubbio se intervenire in un contesto/situazione con la mia posizione...
forse è solo una paura di esporsi, quella che talvolta mi blocca (ma mai aver timore di esprimere il proprio punto di vista e mai temere di chiedere... sempre lecito...)
un pensiero è questo: è essenziale che ciascuno prenda delle decisioni (che lo riguardano sopratutto) con coscienza e in tutta autonomia, senza farsi influenzare dagli altri. il confronto è sempre utile se di confronto si tratta, e non si muovano sterili provocazioni o non si utilizzi il palcoscenico per "esibirsi".
mi sentirei sempre e solo di incoraggiare ciascuno a prendere una qualsiasi decisione, questo merita sempre un mio intervento, anche forte, perchè nulla è peggio dell'immobilità!
Poi... pronunciarsi su un argomento X ("ics") richiede/richiederebbe/impone/... che lo sia sia attraversato/subito/discusso/...? se SI, in quale misura?
ci penso perchè non sono tante le cose che "sento fortemente mie"!
Inoltre: l'uomo cerca sempre di imporre il suo punto di vista... in ogni occasione. Raramente vedo una sincera umiltà.

i quesiti di prima restano aperti (e non affrontati a dovere)... scavare.....

[pare il finale di una puntata di X-Files!!!]

Riflessioni sulle moltitudini

Riflessione I

mi viene a questo punto da chiedermi, e a questa domanda non so se il nostro Jean avesse tentato di dare una qualche risposta: "e quanti ce ne saranno?" ........prima della FINE...

di questo post
della mia giornata lavorativa (stacco alle 18:00)
delle prossime olimpiadi
delle guerre e delle ingiustizie
di questo governo
della speranzadel mio libro (che ancora non ho iniziato)
della razza umanadel mondo (la fin absolute du monde)

Riflessione II

82.225.000.000 di nati
82.225.000.000 di morti

(che non è esattamente una "riflessione")

faccio comunque ancora fatica a comprendere/accettare che ogni secondo, o ogni manciata di secondi, qualcuno nasca e qualcuno muoia...
Quando arriverò a far mio tale accadimento... toccherà imparare a riconoscerci le mie responsabilità... ...il resto della vita per chiedere perdono........

o forse ha più senso sprecare il prorpio tempo per ringraziare

Riflessione III

se l'inferno esistesse sarebbe a sto punto impensabile sperare di trovarci un posticino comodo... oppure no? e se non ci fosse più posto all'inferno e i morti camminassero sulla terra? (urka!)
... fortuna che l'uomo torna ad essere terra e polvere (per gli scienziologi come me O, C e H, più altre cose che certo sapranno quelli più scienziologi di me)

82.225.000.000 di anime allora... quelle per forza!

e chissà come sta messo il paradiso... bassa stagione :-)

Riflessione IV

esiste l'immortalità?
del tipo 82.225.000.000 nati e "solo" 82.224.999.999 morti?
SI, ma non ha senso nè logica (quello che ho scritto)

(nè l'immortalità)

Riflessione V

"chi sono?"
"perchè esisto?"
"dove vado?"

per 82.225.000.000 di volte... quanti l'avranno capito?
quanti accettato?

ma quanti siamo... stati?!


oggi mi sono posto una domanda... niente di nuovo, dopo una breve indagine in rete... e qua si torna al solito discorso (che non si può inventare più niente, tutto è già stato detto, tutto è già stato fatto...)

mi sono chiesto quanti abitanti esistono e sono esistiti sulla terra da chè c'è la razza umana (tipo una stima cumulativa)

la risposta la diede Jean Bourgeois-Pichat:

Dati storici - abitanti presenti
100.000 anni fa 30/60.000
40.000 anni fa 800.000
10.000 anni fa 8.000.000
5000 a.C. 20.000.000
3000 a.C. 40.000.000
1500 a.C. 80.000.000
1 d.C. 160.000.000
500 d.C. 255.000.000
1000 d.C. 254.000.000
1500, 459.000.000
1750, 770.000.000
1850, 1.222.000.000
1900, 1.522.000.000
1950, 2.480.000.000
1975, 4.075.000.000
nel 2000, 5.849.000.000.

Il totale ricostruito con il coefficiente della natalità inverso anno per anno.....

Vissuti in 100.000 anni: 82.225.000.000 di esseri umani Homo S.-Sapiens!

Che roba!

......

a più tardi le riflessioni, che ora si torna al lavoro