Trasmesso alcune sere fa in prima serata, con Luca Zingaretti...
Il protagonista è un prete (padre Pino Puglisi) che si reca nel quartiere Brancaccio di Palermo (dove è cresciuto) per rendere qualcosa alla comunità e al luogo che ha fatto di lui l'uomo che è oggi.
La sua missione è aiutare la gente, più di tutti i bambini (coloro davvero innocenti e per i quali vale davvero la pena di combattere).
Tradotto: toglierli dalla strada, fosse anche per una giornata (sottratta al lavoro minorile).
Come: attraverso il gioco, la cosa più spontanea e prodigiosa; nessun sermone, la più semplice forma di aggregazione, un diritto innegabile per tutti i bambini.
In Italia (non so altrove) credo sia una delle poche strade, quella di diventare prete, che ti fornisca i mezzi e le opportunità per svolgere concretamente la Missione; una parrocchia da portare avanti, seppur tra mille difficoltà... ma forse è necessaria la vocazione... ma forse è necessario credere in dio... ma forse è sufficiente l'amore.
Padre Puglisi si pone come esempio, camminando sempre a testa alta, tentando di vincere la paura che rischia in più occasioni di piegarlo, senza usare mai la violenza (“chi usa la violenza non è un uomo, ma una bestia” dice), nessun compromesso.
Sembra solo (o quasi)... unica vera inseparabile compagna... la paura!
Intorno a lui il duplice volto della gente che vive nel terrore pur avendo in cuore la stessa pace che sognano i bambini... diviene complice e colpevole e carnefice.
Il lupo è di casa e non c'è nessun cacciatore!
Padre Pino Puglisi muore il 15 settembre 1993.