proprio non so cosa scriverti
forse è solo la paura, perché alle cose, quando ci dai un nome, poi in un certo senso diventano reali... e possono farti male



un fiore..... che l'altro giorno non avevamo


non ti conoscevo




una lacrima non versata

Chi nasce ricco resta ricco

Esistono differenti tipologie di ricchezza, quella economica è solo una di esse.
Non credo sia la più importante.
Da essa dipendono le “cose materiali”.

La ricchezza economica ti svantaggia per la parte spirituale?
È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». (Marco 10:25)... pare di si...

Di certo sono due aspetti indipendenti l'uno dall'altro: concentriamoci sulla ricchezza economica (“nooooo...”).

Chi nasce ricco, nel senso un giovane che abbia alle spalle una famiglia danarosa, resterà ricco, anche nel caso in cui, senza agevolazioni o raccomandazioni debba frequenatare l'università per poi cercar lavoro come i comuni mortali. Può lavorare, se fonte di gratificazione, senza badare a stipendio e spese. Se investe con un minimo di criterio deve essere in grado di perpetuare la sua ricchezza.

Si può constatare che ci sono sempre più persone ricche al mondo e sempre più persone povere al mondo, benchè i numeri non procedono con la stessa entità. Quei ricchi hanno sempre più soldi, i poveri ne hanno sempre meno; cresce il divario...

Non avremo mai ciò che hanno i nostri genitori... comprensibile..... ma cos'è la ricchezza?
Se essere poveri vuole dire non poter (o non voler) stare alle logiche e agli standard che ci impone la società/tv/consumismo, ovvero tanti cellulari, macchina veloce, seconda casa, settiman bianca, ... cheddire?! Ok... senza andare lontano, 20 anni fa, povertà aveva un altro significato... era anche in gioco la sopravvivenza...

Andiamo al nocciolo: la ricchezza da la felicità?
Non tutti i ricchi sono felici e non tutti coloro che non sono ricchi sono infelici; suppongo possa essere un'affermazione corretta, che risponde alla domanda: i soldi non fanno necessariemente la felicità! [cerco di convincermi di questo]

Andiamo oltre, “aggiustiamo” la domanda:

Abbiamo la capacità di essere ricchi? Quindi capire cosa questo comporti, magari restare persone pure e oneste, umili o coumunque restare ciò che siamo... Credo che la ricchezza ti cambi ma se io fossi ricco rimarrei lo stesso... Certo non conosco nessun ricco degno della mia stima, in effetti non conosco nessun ricco! ...ricchi in ascolto... volete essere miei amici?

..ancora, alla luce di quanto detto:

Perchè mai inseguire (inseguiamo) la ricchezza?



Nessuno?


Benone!

Fuoco... brucia con me


Quanta umanità nel fuoco!

In movimento e sempre di corsa; voglio provare a fermarne un istante, su questa pagina che poi Gli darò in pasto.

C'è una fiamma sottile e nervosa incastrata in una fessura che taglia il tronco quasi da parte a parte; sembra una prigioniera. Ne emerge un'estremità che grida, scava e si dimena. Invano.

C'è una lingua di fiamma che sembra voler seguire una diversa strada rispetto alle compagne e strattona sulla sinistra; si divincola per diventare nuovo fuoco... ma sembra che ciò non le riesca; è legata al resto la fiamma alla brace al tronco fumo un tuttuno. Non vive da sola.

Una larga fiamma sembra un sottilissimo velo di seta, stesa sul tronco – trasparente, come una delicata mano di donna accarezza la pelle ruvida ; etereo il contatto impercettibile la sensazione evanescente il ricordo.

Microscopiche fiamme incastonate nella brace gridano energia ancora più forte per dichiarare “io esisto” (sono) sotto il tronco.

Spiritose fiamme libere sul ceppo si fanno trasportare (abbandonate) dal vento, assumono pertanto forme arzigogolate e curve. La perfezionista ruota su se stessa incurvandosi, disegna traiettorie circolari che divengono un solco – anello d'oro.

Una fiamma spaventata si comprime in un ciocco, ma tanta è l'energia che la muove che ripetutamente esplode – un esplosione; fuori che sembra voler (e poter) raggiungere il cielo scappa ma poi torna nel suo ciocco.

Le fiamme hanno fame... [un altro legno]

Una fiamma – un fiume che scorre; percorre un solco e finisce in alto. Smussa e arrotonda la materia spigolosa e ruvida, così facendo ogni istante si ritrova lei stessa più liscia e sinuosa... pretende la via più breve.

Una fiamma vuole farsi acqua; attratta dal suo opposto è ammaliata – si colora di blu; un incandescente oceano stonato, una contraddizione intensifica ogni minuto questa appartenenza a un dio altrettanto immenso.

Fiamma orgogliosa – badiera di un vascello in fiamme; sventolando ti consumi sbriciolando figli perduti che non cresceranno.

Tante personalità interagiscono... sembra che litighino e combattano, ma è il loro impacciato modo di amarsi

bruciano

e consumano il mondo.


Spirito del fuoco io ti ringrazio

FIRMINO... citazioni


Ho l'impressione che, in verità, fosse su se stessi e sul loro passato perduto che stessero piangendo. [156]

In realtà, niente esiste per più di un istante, tranne ciò che custodiamo nella memoria. [150]

In realtà, quelle cose si fanno proprio con l'intento di diventare infelici, in modo da non dover più essere costretti a provare noia. [126]

La vita è breve, ma c'è sempre qualcosa da imparare prima di tirare le cuoia. [90]

Arido e freddo era il mondo, e le parole meravigliose. [176]

Amico, considerato l'abisso che separa le tue esperienze dalle mie, posso suggerirti un'idea di quel gusto così singolare solo dicendoti che i libri hanno un sapore simile, più o meno, all'odore del caffè. [58]

Le vite, nelle storie, hanno sempre un significato e un fine. [44]

Niente, più di una vivida immaginazione, riesce a privare una persona del suo coraggio. [41]

Io invece sopravvivevo a tutti loro e, di contro, morivo infinite volte. [...] Quando morirò davvero, sarà una delusione. [41]


[Firmino - Sam Savage, Einaudi]

Bello, nessuna recensione però, solo alcuni "momenti" che mi hanno colpito e che voglio condividere con voi... buona lettura!

yogurt

scrivo di getto oggi... sono quasi le 14:00 e la giornata volge al termine, portandosi dietro la settimana lavorativa ("settimana 36").
Tante le brutte notizie che si accumulano e si accatastano creando un muro...
Tantetroppe cose a cui pensare, che un milanese come me che continua a correre... che già non ha fiato perchè fermenta davanti al PC tutto il giorno... poi mettici l'inquinamento del traffico veicolare...!

Oggi, lo spunto me lo offre un collega: la "parabola" dello yogurt

Incredibile quello che un vasetto di yogurt ha risvegliato in me (è proprio il caso di parlare di risveglio)!

Ma dove sta scritto che la chiave per il futuro sia una crescita sostenibile?! "non può esserci crescita infinita su un pianeta finito" (trovo questa affermazione abbastanza intuitiva)

Personalmente confesso di non aver mai pensato alla decrescita; certo dubbi e incomprensioni circa quello che deve essere la "crescita" mi son venute infinite volte... come faccio a convincere me stesso che ho bisogno di un lavoro a tempo indeterminato, cellulari, tv, macchine veloci, qualsiasi tipo di frutto (anche quelli a cui madre natura non ha pensato), molteplici cravatte (?!) da abbinare a molteplici camice (da abbinare a molteplici pantaloni...), soldi, crescita economica, etc?

l'incipit dell'articolo (dal sito citato sopra; che invito a visitare per bene):

"Lo yogurt prodotto industrialmente e acquistato attraverso i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 5 euro al litro, viene confezionato al 95 per cento in vasetti di plastica quasi tutti monouso, raggruppati in imballaggi di cartoncino, subisce trattamenti di conservazione che spesso non lasciano sopravvivere i batteri da cui è stato formato."

... urka!

questo esperimento... è la fine del mondo


CERN announces start-up date for LHC

"...prendi dei fisici (esseri per definizione inutili e anche brutti, oltre che disoccupati), un nuovo (!) acceleratore di particelle, una copertura televisiva (sto traducendo letteralmente le parole più significative del comunicato stampa), mettici un paio di veline (una bionda... una pure), 1,21 Gigawatt di potenza (vediamo se qualcuno coglie questa costante universale), 27 Km di pascoli svizzeri...inforna il tutto a -271° C"

[ricetta per "IL BUCO NERO DOinC", dal libro "Ricette per l'estinzione della razza umana" - pp.294]

"Figli di un Blackberry minore"

Secondo un recente sondaggio [riportato su Il Venerdì di Repubblica 1067 del 29 agosto 2008] non è affatto vero che gli italiani sarebbero dei fannulloni (nessuno nega che gli statali incriminati lo siano davvero, semplicemente la statistica nazionale rivela che essi costituiscono l'eccezione).

Parliamo degli italiani maschi tra 25 e 44 anni; così spendono i propri minuti:

- 342 LAVORO [3^ in EU] cioè 8 ore per 5 giorni

- 43 SPOSTAMENTI DA/X LAVORO [1^] cioè 1 ora al giorno

- 89 VIDEO (computer???) [ultimi]

- 31 SPORT [3^] cioè 2 allenamenti da 2 ore alla settimana

- 8 CUCINA ...giusto la cena :-)

- le ore settimanali del pubblico impiego sono 33 [ultimi], ovvero 6 ore al giorno per 5 giorni e mezzo (in EU la media è 38!)

- l'età di pensionamento è 65 (x legge; come in altri 13 paesi della EU) MA è 58-59 quella reale.

Devo dire che in parte mi ritrovo in queste tempistiche, inoltre, per quanto mi riguarda ci hanno preso qua: “il 4% dei laureati lamenta di non staccare ma”, leggasi “ultra turni” ovvero lavoro nel tempo libero! ... ma chi ce lo fa fare?

Si potrebbe andare avanti per giorni a discutere di lavoro, lancio due cose... ma poi chiudo...

  • meritocrazia in Italia
  • lavoro per passione, lavoro una sofferenza o semplice routine
  • compromessi e mobbing
  • le donne (la loro giornata sarebbe da riscrivere!)
  • “il lavoro deve essere per l'uomo, non l'uomo per il lavoro” [Olivetti]

pesci rossi


smentiti da recenti studi coloro che credevano che i pesci rossi avessero una memoria di soli 3 secondi: i pesci rossi sono in grado di apprendere (più in fretta di altri pesci) e di ricordare quanto appreso...

- quindi non bisogna credere alle pubblicità (mi riferisco a quella del pesce rosso, ovviamente, che però non ricordo cosa pubblicizzasse!)

- quindi la mia carenza/assenza di memoria, sopratutto a breve termine, non è imputabile al fatto che sia un pesce rosso... [che unito al fatto che non sono provvisto di pinne e non respiro molto bene sott'acqua... dovrebbe a ragione convincermi che non sono un pesce... rosso. Chissà di che colore sono, allora!]

- quindi cosa avranno mai da ricordare i pesci rossi? che sono (in ogni momento) rinchiusi dentro una boccia di vetro? non è una bella sensazione ...forse è per questo che fanno finta di niente!