yogurt

scrivo di getto oggi... sono quasi le 14:00 e la giornata volge al termine, portandosi dietro la settimana lavorativa ("settimana 36").
Tante le brutte notizie che si accumulano e si accatastano creando un muro...
Tantetroppe cose a cui pensare, che un milanese come me che continua a correre... che già non ha fiato perchè fermenta davanti al PC tutto il giorno... poi mettici l'inquinamento del traffico veicolare...!

Oggi, lo spunto me lo offre un collega: la "parabola" dello yogurt

Incredibile quello che un vasetto di yogurt ha risvegliato in me (è proprio il caso di parlare di risveglio)!

Ma dove sta scritto che la chiave per il futuro sia una crescita sostenibile?! "non può esserci crescita infinita su un pianeta finito" (trovo questa affermazione abbastanza intuitiva)

Personalmente confesso di non aver mai pensato alla decrescita; certo dubbi e incomprensioni circa quello che deve essere la "crescita" mi son venute infinite volte... come faccio a convincere me stesso che ho bisogno di un lavoro a tempo indeterminato, cellulari, tv, macchine veloci, qualsiasi tipo di frutto (anche quelli a cui madre natura non ha pensato), molteplici cravatte (?!) da abbinare a molteplici camice (da abbinare a molteplici pantaloni...), soldi, crescita economica, etc?

l'incipit dell'articolo (dal sito citato sopra; che invito a visitare per bene):

"Lo yogurt prodotto industrialmente e acquistato attraverso i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 5 euro al litro, viene confezionato al 95 per cento in vasetti di plastica quasi tutti monouso, raggruppati in imballaggi di cartoncino, subisce trattamenti di conservazione che spesso non lasciano sopravvivere i batteri da cui è stato formato."

... urka!

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