"[...] Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. [...]"
- The Big Kahuna -
Giorni fa rimuginavo su una cosa, la questione era il dare consigli:
- con che diritto si danno consigli
- quali requisiti occorrono
- la differenza con il solo "parere"
- quale la finalità
- che presunzione!
è una question molto attuale, o meglio "pratica" per me (e credo per tutti quelli che vivono nel mondo).
Spesso mi sono trovato in dubbio se intervenire in un contesto/situazione con la mia posizione...
forse è solo una paura di esporsi, quella che talvolta mi blocca (ma mai aver timore di esprimere il proprio punto di vista e mai temere di chiedere... sempre lecito...)
un pensiero è questo: è essenziale che ciascuno prenda delle decisioni (che lo riguardano sopratutto) con coscienza e in tutta autonomia, senza farsi influenzare dagli altri. il confronto è sempre utile se di confronto si tratta, e non si muovano sterili provocazioni o non si utilizzi il palcoscenico per "esibirsi".
mi sentirei sempre e solo di incoraggiare ciascuno a prendere una qualsiasi decisione, questo merita sempre un mio intervento, anche forte, perchè nulla è peggio dell'immobilità!
Poi... pronunciarsi su un argomento X ("ics") richiede/richiederebbe/impone/... che lo sia sia attraversato/subito/discusso/...? se SI, in quale misura?
ci penso perchè non sono tante le cose che "sento fortemente mie"!
Inoltre: l'uomo cerca sempre di imporre il suo punto di vista... in ogni occasione. Raramente vedo una sincera umiltà.
i quesiti di prima restano aperti (e non affrontati a dovere)... scavare.....
[pare il finale di una puntata di X-Files!!!]
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