Adesso basta!

La quarta di copertina: Ne abbiamo abbastanza. Lavorare per consumare non rende felici. Lo sappiamo tutti, ma come uscirne? Cambiare vita da soli sembra una scelta troppo faticosa. Addirittura impossibile. Invece no. Il downshifting ("scalare marcia, rallentare il ritmo") è un fenomeno sociale che interessa milioni di persone nel mondo (complice anche la crisi). Ma non si tratta solo di ridurre il salario per avere più tempo libero. Simone Perotti propone qui un cambio di vita netto, verso se stessi, il mondo che ci circonda, le abitudini, gli obblighi, il consumo. La rivoluzione dobbiamo farla a partire da noi, riprendendoci la nostra vita per essere finalmente liberi. Come ha fatto l'autore, che racconta la sua esperienza entrando nel merito delle conseguenze economiche, psicologiche, esistenziali, logistiche. Dire no non basta per essere felici. L'insicurezza economica cui andiamo incontro è anche un'occasione per ripensarci.

Non l'ho letto ma mi ha incuriosito molto l'articolo de IlFatto del 6 novembre.
Un travolgente successo in pochissimi giorni (tre edizioni in meno di un mese), anche grazie al passaparola della rete (blog, facebook, Youtube).
L'autore racconta la sua personale esperienza, argomentandola e approfondendola, descrivendo le motivazioni e le conseguenze della sua scelta. Il libro non dice che la Soluzione (con la S maiuscola) sia mollare tutto e cambiar vita. L'autore propone che si possa vivere in un modo diverso, in modo da rispettare la propria persona e i propri bisogni (tempi e spazi), rallentando, e magari perchè no, puntando a realizzare i propri sogni.
Simone fa il velista (e lo scrittore).

IlFatto riporta alcuni messaggi di persone che hanno acquistato (e già letto?) il libro. Un anonimo ci dice che ha rinunciato ad una promozione per continuare a uscire alle 4 e potersi dedicare a se stesso. Gente, che si credeva sola nell'inseguire certi sogni, scopre di essere solo una persona tra tante. Qualcuno da una lezione a Simone sfatando la "problematica dei figli". Qualcuno molla tutto (?) e va in Australia e qualcuno in Spagna. Altri scendono a compromessi (magari troppi).
Non tutte queste avventure avranno un lieto fine, ma se è questo spirito ciò che anima le persone, allora sono scelte che vanno fatte e rischi che si devono correre. Pe essere felici. Ammiro queste persone.

Se gli uomini inseguissero per davvero la Felicità, ritengo sarebbero in grado di trovarla e farla loro. Se ciò non avviene (essere felici) allora vuol dire che l'uomo non sta cercando di essere felice. Suona come una bestialità ma è probabilmente vero. Mi chiedo: nell'ultima settimana ho cercato di essere felice? Mi scopro a rispondermi di NO.

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