
In un libro (Com'è dolce sapere che esisti) ho letto una strabiliante prova d'amore: nel terrore che l'amata morisse a causa di una grave malattia si ricorre ad un voto/fioretto affinché riuscisse a guarire, il prezzo da pagare è la promessa di abbandonarla e non rivederla mai più per il resto della vita.
Sacrificare la vita insieme per la vita. Esiste. E' una misura dell'amore? Può arrivare più in alto?
Si meditava circa la possibilità di mangiare una persona amata o comunque un essere vivente, sia esso anche un animale, verso cui proviamo un intenso affetto: digerire l'amore in modo viscerale, lasciarsi attraversare, consumare ed... espletare! Il tutto con contorno di patate al forno ;-)
Forma estrema di condivisione/possessione
L'ultimo numero di Nathan Never (212) mi ha sorpreso. Parla dell'amore di un padre (l'amore più grande, ci dice, è quello di un padre o di una madre verso i propri figli) che perde il proprio figlio a causa di un incidente e dell'estremo significato del suo gesto di vendetta verso il colpevole:
la quieta consapevolezza dell'unica cosa buona
la sua fine
l'unica cosa giusta
.....
Quanto amore contiene una persona? Quanto può riceverne/sopportarne e quanto può darne? Allora -amare- -tutti- -allo stesso modo-, dando tutto se stessi.
Non "esaurire" l'amore e l'affetto all'interno di 1 rapporto esclusivo. L'opposto del matrimonio e della vita di coppia. L'amore nelle sue mille forme, anche le più profonde, da diffondere e condividere perché questa è la natura dell'uomo e l'essenza dell'amore. Come l'amore libero -tantra. Trova un senso
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